Coach sotto i riflettori : Cora
La nostra nuova serie di interviste individuali chiamata “Coach sotto i riflettori ” metterà i coach EMTG sotto i riflettori. Vogliamo far vedere come i nostri coach aiutano i professionisti della salute EMTG e le istituzioni sanitarie a ottimizzare la loro produttività, output e sinergia .
Abbiamo deciso di implementare la figura professionale del coach per aiutare gli infermieri: a sbrigare le loro faccende burocratiche , migliorare le loro conoscenze di lingua olandese, offrire tutoraggio e un orecchio d’ascolto nella loro vita quotidiana .
I nostri coach interagiscono con l’infermiere già prima di arrivare nei Paesi Bassi e assistono i nostri infermieri sulle questioni pratiche dal momento del loro arrivo in aeroporto. Essi hanno il compito di guidare e assistere gli infermieri EMTG nella loro integrazione culturale e professionale nei Paesi Bassi.
Continuate a leggere per conoscere il loro percorso professionale e le competenze necessarie per diventare un ottimo coach e guidare con successo gli infermieri nel loro inserimento nel sistema sanitario olandese.
Per avviare questa nuova serie, ti stiamo presentando coach Cora
Lei ama aiutare le persone e ha grande affinità con l’assistenza sanitaria come dimostra la sua esperienza lavorativa di infermiera per diversi decenni . Dopo aver acquisito una grande quantità di esperienza , ha deciso di assumere un ruolo più importante e guidare una nuova generazione di infermieri. Gli infermieri dicono che Cora è un leader straordinario . È aperta a suggerimenti ed è chiara e concisa nella sua comunicazione. Cora e un coach dedicata a suo lavoro, che si impegna a fornire e mantenere la qualità del suo operato.
Puoi dirci qualcosa di te?
Sono Cora e lavoro per la EMTG dall’aprile 2020. Per tutta la mia carriera, ho lavorato nel settore sanitario e negli anni ho ricoperto ruoli e posizioni differenti ma sempre nell’ambito dell’assistenza agli anziani. La maggior parte della mia carriera è stata trascorsa lavorando in case di cura , ma per un po’ di tempo ho lavorato anche nell’assistenza domiciliare.
Cosa ti ha spinto a diventare un coach ?
Volevo una nuova sfida e quando ho visto il posto vacante di coaching mi ha entusiasmato , e ho deciso di buttarmi. So quali sono i requisiti per lavorare nelle case di cura e cosa serve per svolgere il ruolo di infermiere. Questo lavoro mi ha dato l’opportunità di condividere la mia esperienza e guidare i nuovi infermieri fornendo loro anche tutti i dettagli dell’assistenza agli anziani olandese.
Cosa ti piace di più dell’ essere un coach EMTG?
Quello che mi piace di più è quando gli infermieri arrivano per la prima volta in Olanda e li conosco personalmente prima di aiutarle ad ambientarsi nel loro nuovo lavoro. Gia dall’inizio, spieghiamo loro le differenze nel modo in cui lavoriamo qui nei Paesi Bassi e quali protocolli devono seguire.
Come coach responsabile del inserimento lavorativo, accompagno gli infermieri durante i loro primi giorni di lavoro, per assicurarmi che tutto vada bene. Mi interfaccio sia con gli istituti di cura olandese ed il loro personale, sia con gli infermieri stranieri, e sono sempre aggiornata su ciò che accade ogni giorno.
Dopo il primo paio di settimane quando gli infermieri si saranno ambientati, prenderò le distanze e il loro coach di riferimento rimarrà il loro punto di contatto principale. Mi dà un senso di soddisfazione vedere che gli infermieri stranieri si si adattano alla vita in Olanda in tempi relativamente brevi, in parte grazie al nostro sostegno.
”Mi scalda il cuore vedere che quando visitiamo l’organizzazione quanto sono impressionate gli infermieri olandese da quanto bene i nostri infermieri possano comunicare in olandese.”
Quali sono le maggiori sfide nell’essere un coach per infermieri internazionali? Come le superi?
A volte è difficile introdurre rapidamente gli infermieri in un’istituzione sanitaria olandese. Soprattutto ora, quando abbiamo tutti a che fare con la pandemia e la maggioranza dei contatti avvengono attraverso chiamate a distanza, e richiede molta pazienza da parte degli infermieri.
È comprensibile che a volte diventino impazienti poiché sono ansiosi di iniziare e vogliono vedere il loro ambiente di lavoro il prima possibile. Poiché noi coach ci teniamo sempre in contatto con gli infermieri e dimostriamo loro che facciamo del nostro meglio, e loro capiscono ed accettano la situazione. Una volta che potranno finalmente iniziare a lavorare, dimenticheranno i ritardi e l’ansia iniziale e scopriranno che alla fine ne è valsa la pena di aspettare.
Come vi assicurate che gli infermieri rimangano a proprio agio e calmi durante questo periodo di crisi?
Come già detto, il nostro lavoro richiede pazienza, empatia, comprensione e tolleranza. È una situazione difficile per tutti perché a causa della pandemia la vita è cambiata. Affondare nel panico non ha mai aiutato nessuno, quindi cerco di comunicare molto con gli infermieri nel miglio modo possibile e cerco di ascoltarli e fargli sentire di più a loro agio.
Qual è il tuo ricordo più gratificante / prezioso da quando sei un coach EMTG?
Ciò che mi dà davvero così tanta energia è quando vedo quanto siano entusiasti ma anche tesi gli infermieri, all’inizio della loro nuova vita in Olanda. Ma nella maggior parte dei casi, dopo essere stati qui solo per un giorno, diventano felici e allegri, una volta che i nervi si placano. Ogni giorno, dopo lavoro, parliamo del più e del meno, finché si sentono a casa qui.
Inoltre, mi scalda il cuore vedere che quando visitiamo l’organizzazione quanto sono impressionate gli infermieri olandese da quanto bene i nostri infermieri possano comunicare in olandese . Questo ci aiuta davvero con il nostro lavoro. Il fatto che siano quasi subito pronti per l’esame B1 è molto appagante.
Che consiglio daresti agli infermieri italiani che si trasferiscono nei Paesi Bassi?
Abbiate pazienza. Da parte nostra c’è la mettiamo tutta per organizzare tutto nel miglio modo possibile per gli infermieri e l’istituto dove lavoreranno, ma a volte ci vuole piu tempo di quanto speravamo.
Prima di iniziare a lavorare nei Paesi Bassi, puoi trovare molte informazioni interessanti su Internet (sui social media, YouTube e blog), parlando del lavoro da infermieri nei Paesi Bassi. I video possono mostrarti di più sul paesaggio olandese, ma anche aiutarti a iniziare ad imparare un po’ di olandese.
Comprendiamo quanto sia importante la decisione di cambiare vita, di lavorare in un nuovo paese e imparare una nuova lingua. Pertanto, i coach EMTG sono qui per fornirti supporto durante il tutto il programma EMTG e rendere più facile l’immersione nella cultura e nel modo di lavorare olandesi.
Per ulteriori informazioni sul programma EMTG, contatta il nostro reclutatore locale .